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dieta chetogenica

12/01/24

CHE COS'è LA dieta chetogenica ?

La dieta chetogenica (in inglese ketogenic diet o keto diet) è uno schema nutrizionale:

  • A basso contenuto di calorie (dieta ipocalorica)
  • A basso contenuto percentuale e assoluto di carboidrati (dieta low carb)
  • Ad alto contenuto percentuale di proteine, anche se la quantità assoluta (in grammi) è più spesso di media entità – ricordiamo che gli amminoacidi neoglucogenetici possono venire utilizzati dal fegato per produrre glucosio 
  • Ad alto contenuto percentuale di lipidi. In genere, si consiglia di mantenere un'assunzione di carboidrati inferiore o uguale a 50 g/die, organizzata idealmente in 3 porzioni con 20 g ciascuna.
  • Una linea guida piuttosto severa per una corretta dieta chetogenica prevede una ripartizione energetica di:
    • 10% da carboidrati
    • 15-25% di proteine (non dimenticando che le proteine, contenendo anche amminoacidi glucogenici, partecipano a sostenere il livello di glucosio nel sangue)
    • 70% o più da grassi. 

Una dieta chetogenica è una dieta capace di indurre uno specifico adattamento del fegato che inizia a produrre una quantità maggiore di chetoni e che sposta il metabolismo dall’utilizzo prevalente del glucosio a quello dei lipidi. Più concretamente è una dieta che limita i carboidrati sotto una soglia più o meno bassa. L’assunzione di proteine e grassi è in realtà variabile a seconda anche del soggetto e degli obiettivi della dieta.

I VANTAGGI DELLA DIETA CHETOGENICA

Sono smentiti i vantaggi metabolici della chetosi, per cui è sbagliato pensare che una dieta chetogenica sia a prescindere migliore (o peggiore) di un’altra dieta per la perdita di grasso: semplicemente ci saranno persone che si trovano bene con un approccio chetogenico e persone che ottimizzerebbero i loro risultati seguendo strategie alimentari differenti. Quanto si perde dipende da soggetto a soggetto in base al deficit impostato e alla sua risposta.

Uno dei vantaggi attribuiti alla dieta chetogenica è l’aumento della sazietà, quindi un miglior controllo alimentare e una maggior compliance alla dieta. Una delle ragioni per cui si adotta questo approccio alimentare è che viene considerato una dieta facile da seguire per il menù e la scelta degli alimenti che prevede, nonostante preveda anche degli alimenti vietati.

Da sottolineare, comunque, che la dieta chetogenica è considerata sicura, gli effetti collaterali sono minimi e temporanei. Chiaramente, come tutti gli approcci particolari, prevedono delle controindicazioni in alcuni casi patologici. La chetosi è una condizione metabolica fisiologica che si instaura durante una dieta a bassissimo o nullo apporto di carboidrati o durante il digiuno. E’ da distinguere dalla chetoacidosi (patologica), la quale è presente in soggetti diabetici ed alcolisti. Il pH del sangue in caso di chetosi rimane entro i range fisiologici, mentre si abbassa e diventa pericoloso nel caso di chetoacidosi.

Cosa succede con la dieta chetogenica?

In condizioni alimentari “normali” e in uno stato di salute nutrizionale fisiologica, l’organismo utilizza una miscela di grassi, proteine e carboidrati a scopo energetico. Con la dieta chetogenica le scorte glucidiche del corpo tendono ad esaurirsi abbastanza in fretta e il corpo inizia ad utilizzare gli acidi grassi liberi (FFA) come combustibile alternativo per i tessuti che sono in grado di utilizzarlo. Tuttavia, non tutti gli organi possono usare FFA: ad esempio, il cervello non può usare gli acidi grassi a scopo energetico ma può adattarsi all’utilizzo dei corpi chetonici. Quando questi ultimi sono prodotti in maggior quantità e a una velocità maggiore (i corpi chetonici provengono dal metabolismo dei grassi), si accumulano nel sangue inducendo uno stato metabolico detto chetosi, che si instaura dopo 3 settimane dall’inizio della dieta chetogenica.

Contemporaneamente all’aumento dei chetoni nel sangue vi è un’ulteriore diminuzione dell’utilizzazione del glucosio e anche della sua produzione e di conseguenza una diminuzione della degradazione delle proteine utilizzate a scopo energetico. Quando l’adattamento alla chetosi porta a una minor quantità di proteine utilizzate a scopo energetico, c’è un effetto positivo per il risparmio di massa muscolare. Non ci sono poi particolari controindicazioni per una dieta chetogenica se non sottolineare che l’applicazione di questa strategia dietetica, in presenza di alcune patologie, come il diabete, è particolarmente complessa e necessita di attento monitoraggio e alcune modifiche ai protocolli tradizionali. La dieta chetogenica è particolarmente controindicata nei disturbi del metabolismo lipidico in quanto i protocolli dietetici chetogenici prevedono un abnorme apporto di lipidi.

In conclusione, la dieta chetogenica non dimostra particolari controindicazioni, ma nemmeno grandi vantaggi rispetto ad altre diete iperproteiche: la sazietà, sicuramente un fattore utile da considerare per chi vuole dimagrire con una dieta ipocalorica, è infatti garantita dall’alto apporto proteico e non dalla chetogenica in sé. I potenziali contro di danni epatici o renali sono smentiti, almeno per ora, dalla ricerca scientifica.

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